Lagg Distillery

In questi giorni tutti parlano di Ardnahoe e potevamo noi esimerci dal farlo? Certo che sì, da bravi bastiancontrari. Zitta zitta e praticamente in sordina al confronto,  ha inziato a lavorare anche un’altra nuova distilleria, seppur non su Islay.
Siamo sulla calda Arran e, oltre all’omonimo impianto, adesso ha iniziato a lavorare anche la neonata Lagg. Nota bene: i proprietari sono gli stessi. Ma allora perchè? Semplice, a Lagg si produrrà whisky torbato, ben oltre i 40ppm, per la gioia degli amanti delle fumose zolle scozzesi!
E, per festeggiare la cosa, le prime 700 botti saranno acquistabili anche da terzi. Se foste interessati e dotati di circa 7000 €, è la vostra occasione, in quanto poi non ci sarà nulla per i prossimi 10 anni.

Cambiando parzialmente discorso, il design ci piace veramente molto, ci ricorda infatti certi chalet moderni del Trentino, il cui stile ci ha sempre attratto. Poi, come si suol dire, de gustibus ecc. ecc.

P.s. Grazie a Joe Howells per averci fornito il materiale! Buona lettura!

 

Whisky production begins at Lagg Distillery

Lagg APR 2019

The latest major milestone in the building of the Isle of Arran Distillers’ new Lagg Distillery has been reached, with distillation now underway.
The first middle cut of spirit was recorded on Tuesday 19th March at 14.35. Following this, the commissioning phase has now been completed and Cask Number One was filled on Wednesday 10th April.
Cask Number One, a Sherry Butt exclusively reserved for members of the Lagg Cask Society, has been filled with a heavily-peated (50ppm) spirit, at a filling strength of 63.5%.
This spirit is expected to mature into the rich, earthy, smoky, Lagg Single Malt which will be very different in character to what the distillers currently produce at their original distillery in Lochranza.

Lagg Distillery 2

Master Distiller, James MacTaggart, said: “It’s incredibly exciting to be taking the very first steps in producing what will eventually be a magnificent Lagg whisky and something truly unique to anything we’ve produced previously.”
Whisky lovers can be part of the exciting story of the Lagg Distillery, by purchasing one of the first casks to be filled at the distillery, and becoming members of the Lagg Cask Society. For more information, visit www.laggwhisky.com

Lagg Distillery 1

Over half of the casks reserved for this offering have now been sold, and with distillation underway, it is expected that each of the 700 casks for the society will soon be filled.
In terms of site construction, the distillery & visitor centre is now entering its final stages and is on track to open in early summer of this year. Work to the outer structure is now complete, and inside many of the elements of internal design are starting to come together.
It is expected that once open, the Lagg Distillery and Visitor Centre will increase total visitor numbers at both sites to over 200,000 by 2020.



Notes to editors:

For more information, please contact:
Joe Howells joe@steelyfox.com / 07584 063 867

Accolades for Isle of Arran Distillery include Winner for:
Best New Exporter (2004), Queen’s Award for International Trade (2005), Scottish Distiller of the Year (2007) and Scottish Drinks Producer of the Year (2007) Scottish Field Visitor Experience of the Year 2014 & 2015
Drinks Business Best Contribution to Wine and Spirits Tourism (2017)
Best Brewery/Distillery Tour – Scottish Outdoor Leisure Awards (2017)
Best Visitor Experience – Association of Scottish Visitor Attractions (2018)
Product Awards include:
Arran 10 year-old: Gold Medal ‘Best Single Malt 12 Years & Under, World Whiskies Awards (2019) San Francisco World Spirits Competition Double Gold Medal (2018). International Wine & Spirits Competition Gold Medal (2018). Category Winner and Gold Medal ‘Best Scotch Under 12 Years’ Islands Non-Islay at the World Whiskies Awards (2018). International Spirits Challenge Silver Medal (2018). Ultimate Spirits Challenge 91 points (2018). Ultimate Spirits Challenge Cocktail Commendation for the Rob Roy (2018). Double Gold Medal China Wine & Spirits Best Value Awards (2014)

Arran 18 year-old: Gold Medal ‘Best Single Malt 13 – 20 Years, World Whiskies Awards (2019) International Wine & Spirits Competition Gold Medal (2018) Category Winner & Gold Medal ‘Best Scotch 13-20 Years – Islands (Non- Islay) World Whiskies Awards (2018). International Spirits Challenge Silver Medal (2018) Scottish Field Whisky Challenge – Gold Award for Best Whisky £50-100 (2018)

Quarter Cask ‘The Bothy’: Best Scotch Island Single Malt, World Whiskies Awards (2019) Category Winner & Gold Medal ‘No Age Statement Single Malt’ for The Bothy Batch 3 World Whiskies Awards (2018). International Wine & Spirits Competition Silver Outstanding Medal (2018). International Spirits Challenge Silver Medal (2018)

Arran Lochranza Reserve: International Wine & Spirits Competition Silver Outstanding Medal (2018), International Spirits Challenge Silver Medal (2018)


 

Ora facciamo ai nostri eroi di Lagg un bel “in bocca al lupo” e aspettiamo di assaggiare i frutti delle loro prime fatiche. Per ingannare l’attesa, aspettatevi a breve il resoconto delle degustazioni che si sono svolte alla pasticceria Dolce Mente! Contenti?

A presto, Davide & Sebastiano

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Arran 6y for “Milano Whisky Festival”

Scheda Iniziale :

Distilleria: Arran

Imbottigliamento: 2008 – 2014, sherry hogshead for “Milano Whisky Festival 2014”

Gradazione: 59,8%

Prezzo: circa € 99

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Eccoci qua a dare anche il nostro parere  sull’Arran, “vincitore” della serata dedicata alle selezioni del MWF.
E’ sempre un piacere vedere imporsi un whisky proveniente da una piccola realtà come Arran: rappresenta la qualità che vince sulla quantità. E in effetti -spoiler- questo imbottigliamento è veramente buono! Ora basta con i preamboli e versiamo!

Colore: ambra scura.

Naso: che esplosione! Subito tanta arancia e sherry, poi ossigenandosi ecco spuntare cioccolato jivara e legno. C’è poi un buonissimo profumo polpa di fragola calda che ha preso il sole. Scusate l’espressione bucolica, in quanto non ci veniva in mente niente di meglio! Ecco poi un bel profumo di pelletteria, ci pare cuoio marrone. Una puntina di marzapane?  A condire il tutto, una bella spolverata di pepe e chiodi di garofano macinati.

Gusto: l’alcol si sente, ma relativamente, soprattuto se guardiamo la gradazione. Sessanta gradi e non venire ustionati non è roba da tutti i giorni. E’ molto coerente con il naso, abbiamo qua un corpo potente, ricco, eppure non è oloeso. Detto in termini più pratici, va giù che è un piacere! E’ un trenino di amarena, ciliegia nera e cioccolato fondente: sembra una torta foresta nera in piena regola! Non mancano poi una marmellata di arance leggermente amare e liquirizia. Siamo di fronte sicuramente ad una botte molto attiva che però, magia, ha mantenuto l’animo di questa distilleria senza snaturarlo o coprirlo. L’avevamo già bevuto a fine 2014 e che dire? Ci pare che, dopo due anni dall’imbottigliamento, si sia affinato ulteriormente.

Finale:  medio, piccante, con una liquirizia clamorosa e crema alla vaniglia (e non è un ex-bourbon!). In sordina, si affiancano fumo e thè nero.

Abbinamento: provatelo con una mortadella di fegato, diventerà una droga!

Commento finale: come già scritto nel resoconto della serata, ecco qua uno dei rari casi dove la giovanissima età dell’invecchiamento non conta. Abbiamo un whisky  di carattere, strutturato e delizioso da bere. Non è un legnoso come, ahimè, va di moda con molti NAS. Abbiamo visto che anche ai Facili è piaciuto parecchio, insomma basta leggere e andate a dissetarvi!

Voto: 8,9

Arran 12y “Whiskyclub Italia”

Scheda Iniziale :

Distilleria: Arran

Imbottigliamento: bourbon cask 909/2001 per “Whiskyclub Italia”

Gradazione: 55,4%

Prezzo:  € 72

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Eccoci qua con la recensione di uno degli imbottigliamenti della serata con “Whiskyclub Italia”, un Arran 12y.
Arran sorge sull’omonima simpatica isoletta che si trova a sud ovest della Scozia. Non immaginatevela come un posto freddo, stile Highlands. Arran è dotata di un clima mite, godendo dei benefici della corrente del Golfo, al punto che ci potete trovare delle palme! Ci piace pensare, e probabilmente è così, che tutto ciò si rifletta nel carattere del whisky che oggi andremo ad assaggiare.
Questa microdistilleria è stata fondata nel 1993 da Harold Currie, ex manager della Chivas Brother. Durante i lavori di costruzione c’è stata una piccola pausa forzata dovuta a delle aquile reali che avevano deciso di nidificare proprio nel cantiere. Ancora oggi possono essere viste dal cortile della distilleria. Aquile golose!
La struttura è stata eretta strizzando l’occhio ad un design tradizionale, con i tipici muri bianchi e i tetti a pagoda. Ma per i whisky? Andiamo dai classici imbottigliamenti ex bourbon e sherry  fino a quelli più moderni, con finish in calvados o amarone ad esempio, sia peated che unpeated. Insomma ce n’è per tutti i gusti!
I primi Arran erano, come dire, decisamente anonimi, ma dopo i sette anni  di invecchiamento il legno ha “cominciato a lavorare bene” , donando al whisky il profilo che oggi si apprezza in tutto il mondo.
Ma la bottiglia di oggi come sarà? Sniffiamo!

Colore: giallo chiaro.

Naso: abbiamo subito una buccia di pesca gialla e della carambola che evolvono rapidamente in una frolla con crema pasticcera, molto carica di vaniglia (qualcuno ha detto bourbon?). Il lato tropicale sale, portandoci della frutta più polposa, sì ci piace polposa. Una volta in un hotel avevamo provato del guava con succo di pera e della papaya con limone: ecco possiamo dire che questa connubio di frutta rappresenta molto bene, a nostro avviso, il profilo aromatico di questo distillato. Spirito e una leggera e lontana nota di malto completano il tutto. Al naso quindi possiamo dire,senza paura, che siamo davanti ad un “dolcione”.

Gusto: e qua ci sorprende. Ci aspettavamo un qualcosa sulla stessa linea del naso, e invece…E’ vero, il corpo appare subito pieno e dolce con mela rossa e biscotto, ma poi si notano subito una acidità e una speziatura molto intriganti! Limone, dragoncello e coriandolo gli donano infatti una bevibilità pericolosa. C’è della cotognata e, tenendo il distillato in bocca e facendolo “roteare”, ecco del caramello salato: buono!

Finale: persistente e cremoso, con pesca gialla e pepe che avviluppano la lingua. Mostarda?

Abbinamento: assolutamente un grande formaggio erborinato, leggermente aspro e piccante. Una favola.

Commento finale: è un whisky che ha spaccato i giudizi alla nostra degustazione con Whiksyclub: si andava da chi non lo apprezzava particolarmente a chi lo riteneva il migliore della serata. Noi ci piazziamo fra questi ultimi, intrigati dal contrasto naso-bocca , e quindi…

Voto: 8,6