Strathisla 19y “Malts of Scotland”

Scheda Iniziale :

Distilleria: Strathisla

Imbottigliamento: Malts of Scotland, 1997 – 2016, ex – Sherry Hogshead

Gradazione: 57,9 %

Prezzo: circa € 220

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Parafrasando i Modern Talking, cantiamo tutti insieme “sherry sherry lady”. Protagonista di oggi è una selezione dei tedeschissimi selezionatori di “Malts of Scotland”, Mos per gli amici, ovvero uno Strathisla quasi 20enne. Come da tradizione dei paesi nordici, questi imbottigliatori spesso scelgono whisky che hanno riposato in botti molto attive. Sarà anche questo così?

Colore: rosso rubino

Naso: mmm, sì, decisamente ex sherry! Partiamo con del cioccolato, anzi la polvere del Nesquick, seguita da un inteso legno di ciliegio. C’è l’immancabile buccia di arancia  amara e, per restare in tema, marmellata di agrumi. Lasciandolo respirare ecco uvette, canditi, un lievitato caldo: insomma, siamo davanti a un bel panettone! Tanta liquirizia e, per restare in tema sul lato vegetale, erba tagliata e eucalipto. Possiamo spararla veramente grossa? Riso tostato! Ok, era grossa. Non linciateci, please…

Gusto: un corpo pieno, caldo e potente, quasi “masticoso”. Torna l’arancia amara di cui sopra accompagnata da una composta di fragole e menta. Tanta ciliegia rossa e rabarbaro con un pizzico di rucola. Ci piace, ci piace. Più che il panettone, in bocca ci ricorda un classico pudding inglese ! Liquirizia Haribo e pepe nero per finire. Estremamente coerente con il naso.

Finale:  amaro da caffè al ginseng, caramello e le caramelle balsamiche Ricola.

Abbinamento: beh, sotto Natale abbiamo dato fondo alla bottiglia con un bel panettone classico milanese: la perfezione. Se ci seguite su Facebook avrete già visto una foto estremamente

Commento finale: deve piacere lo stile, la botte ha dato molto al distillato. Se volete sentire il whisky nudo e crudo, forse dovreste virare altrove. Se invece cercate “semplicemente” (?) una bevuta come si deve, siete nel posto giusto. Non complesso, ma molto buono! Premiamo questo fatto con un…

Voto: 9,0



Tasting notes
:

Nose: cocoa powder, cherry wood and bitter orange peel. Panettone and liquorice accompanied by freshly cut grass and eucalyptus. Toasted rice?
Mouth:  a warm and powerful body. Bitter orange, strawberry jam and mint. Oxygenating, a lot of cherry, pudding, liquorice. Freshly ground black pepper.
Finish: ginseng coffee, caramel and balsamic candies for the throat.
Comments: nose and mouth are very coherent with each other. A whisky maybe simple due to a very active barrel, but very good to drink.

Score: 9,0

 

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Strathisla 1967 “Bar Metro”

Scheda Iniziale :

Distilleria: Strathisla

Imbottigliamento:  1967-2003 , sherry cask “Gordon & MacPhail” for “Bar Metro”

Gradazione:  54,8 %

Prezzo: circa €800

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Oggi per l’inaugurazione di una nuova distilleria, per il sito chiaramente, tiriamo fuori un autentico pezzo da 90: siamo nello Speyside, destinazione Strathisla.
I loro prodotti recenti non godono di molta fama, ma quelli a cavallo degli anni 60-70, autentici sherry monster, sono oggetto di culto fra i collezionisti.
Prima di partire però vi beccate la solita breve e noiosissima lezione di storia!
La distilleria venne fondata da George Taylor e Alexander Milne nel 1786 con il nome di Milltown. Questo nome probabilmente era un richiamo alla cittadina di Keith nella quale si trova la distilleria, dato che la zona in quel periodo  era un nucleo per la produzione di lino e della sua lavorazione (mill= fabbrica). “Strathisla” invece era la prima denominazione data allo spirito della distilleria. Il nome rimase e fu in seguito applicato alla distilleria stessa nel 1870.
Saltando i vari passaggi di proprietà, chiusure e riaperture varie, arriviamo al 1950, anno in cui Strathisla passò nelle mani della Chivas Brothers la quale, a sua volta, venne inglobata in tempi recenti dal colosso Pernord Ricard.
La distilleria attinge la sua acqua, ricca di calcio e senza torba, dalla sorgente di Broomhill. La leggenda dice che la sorgente sia infestata dai kelpies, un ibrido con la testa di cavallo e il corpo di mostro preistorico: scozzesi e dinosauri vanno sempre a braccetto!
L’imbottigliatore della selezione di oggi è la Gordon & MacPhail per conto dell’arcinoto Bar Metro di Milano, in occasione del suo 35esimo anno di attività, non so se ci spieghiamo.
Abbandoniamo la dignità e, con la bava alla bocca, versiamo nel bicchiere.

p.s. Le pagodine di Strathisla sono probabilmente le più fotografate di Scozia.

Colore: mogano.

Naso: Sbadabam! Il naso è così intenso e vivo che da l’impressione che il distillato fuoriesca dal bicchiere. Una bomba di sherry con una cascata di marmellata di agrumi e frutti di bosco. Ma è un whisky? Ricorda piuttosto un rhum Caroni maturato ai tropici. Sembra di sentire infatti le note di melassa ed eucalipto tipiche della “concorrenza”. Molto presente il legno di ciliegio e, dato il lungo invecchiamento, la cosa non stupisce di certo. A sporcare il naso, dopo tutti questi profumi, ci sono delle belle spennellate di solvente e lucido da scarpe!

Gusto: Ari-sbadabam! Il corpo, se fosse un vino, ricorda quello di un amarone. Caldo, avvolgente e rotondo, le nostre alcolizzate papille gustative fanno i salti di gioia. Ha un inizio dolce, che da l’impressione di avere a che fare con un rum. Frutta rossa come ciliegia, amarena e more fanno la parte del leone, cui segue una bella arancia rossa siciliana e del chinotto. Completano il tutto delle sensazioni di miele di castagno e del cioccolato itakuya 55%. Liquirizia!
Serge parla di “copertura dei sapori tipici del distillato ad opera del legno”: è vero, certo, ma è talmente buono il risultato che penso sopravviveremo facilmente.

Finale: molto lungo, ha una doppia anima: di frutta da un lato con ancora mora, e di vegetale dall’altro con pomodoro. C’è poi una leggera astringenza, molto probabilmente dovuta ai tannini del legno. Questa sensazione di amaro in realtà è molto accattivante perchè fa desiderare (ahinoi!) di riempire di nuovo il bicchiere.

Abbinamento: gustatevelo da solo, almeno questo!

Commento finale: abbiamo bevuto un qualcosa che non c’è più. E’ una frase abusata quando si parla per single cask, ma pensiamo che almeno, in questo caso, ci possiate perdonare! Un grazie a chi di dovere per averci dato la possibilità di provarlo! Capolavoro!

Voto: 9,4