Online Whisky Show

Ragazzi, vi riportiamo una bellissima, e ahimè quanto mai necessaria, iniziativa co-organizzata dai ragazzi del Milano Whisky Festival e dai colleghi di WhiskyFacile.
Non commentiamo ulteriormente per non annoiarvi e vi riportiamo paro paro il comunicato stampa ufficiale, dategli un occhio…e soprattutto un bicchiere!

 

Immagine 

Online Whisky Show:
arriva
la degustazione a casa propria


Tempi senza dubbio unici, quelli che stiamo vivendo: poco ma sicuro. Abbiamo, tuttavia, imparato a trovare nuovi modi, nuove strategie per stare insieme, per non perdere la socialità che, al momento, è invece giustamente preclusa.

Ecco allora Online Whisky Show: un progetto che nasce dalla collaborazione tra il team del Milano Whisky Festival e WhiskyFacile.com per continuare a coltivare insieme la passione per il whisky.

Chi ama degustare whisky di qualità ha ora la possibilità di continuare a farlo, rimanendo a casa e godendo, contemporaneamente, di tutti i benefici di una vera e propria degustazione.

Milano Whisky Festival e WhiskyFacile.com hanno infatti creato una modalità efficace e veloce per soddisfare gli appassionati di tastings e spirits: è sufficiente visitare il sito www.whiskyfestival.it, controllare gli appuntamenti in calendario, iscriversi (sempre tramite il sito) e attendere a casa propria il kit con i sample per la degustazione.

Dopodichè ci si collega tutti simultaneamente tramite la piattaforma Zoom et voilà…il gioco -pardon! – la degustazione è servita.

Gli appuntamenti hanno cadenza settimanale e vedono sempre la presenza di Andrea Giannone e Giuseppe Gervasio Dolci del Milano Whisky Festival e di Giacomo Bombana e Jacopo Grosser di WhiskyFacile.com.

Per informazioni:
Roberta Riva
Ufficio Stampa Milano Whisky Festival
Tel. 02-91082945 Cell. 346-8548236
MAIL: ufficiostampa@whiskyfestival.it

 


Per i più pigrotti di voi, abbiamo riportato il calendario dei prossimi eventi a cui potrete partecipare, non avete più scuse!

Degustazione On-Line “Tour of Speyside”Martedì 5 Maggio 2020 – h. 21:00
Degustazione On-Line “Wilson & Morgan”Martedì 12 maggio 2020 – h. 21:00
Degustazione On-Line “Sherry Casks”Martedì 19 Maggio 2020 – h. 21:00
Degustazione On-Line “Iconic Whisky”Martedì 26 Maggio 2020 – h. 21:00
Degustazione On-Line “Duncan Taylor”Giovedì 4 Giugno 2020 – h. 21:00
Degustazione On-Line “Bruichladdich Distillery”Martedì 9 Giugno 2020 – h. 21:00
Degustazione On-Line “Inverhouse Distillers”Martedì 16 Giugno 2020 – h. 21:00
Degustazione On-Line “Glen Moray Distillery”Martedì 23 Giugno 2020 – h. 21:00

Bien, ragazzi, noi ringraziamo robeerta per il materiale e MWF e WF per il lavoro congiunto e vi auguriamo delle buone  bevute!

A presto, Davide e Sebastiano

 

Pubblicità

“Come nasce un blended whisky?” by Chivas

La storia dell’umanità è sempre stata costellata di conflitti fra fazioni. Ognuna di esse era sempre asserragliata fino alla morte nella propria posizione: Inter VS Juventus, PC VS Console, Apple VS Android…cose terribili, insomma. Uno degli ultimi scontri nati, terribilmente cruento, lo abbiamo avuto nel mondo del whisky: Single Cask VS Blended, dove spesso quest’ultimo ha la peggio in termini per lo meno di appeal. D’altro canto, non posso non citare il Terziotti Nazionale con una sua frase :” negli ultimi anni ho trovato più porcherie fra i single cask”. E aggiungo, per quel che ci riguarda, esistono dei blended di fantastica fattura, sia fra le creazioni moderne, sia fra quelli dei decenni passati. Cosa ne possiamo concludere? Che sia sempre la nostra bocca a giudicare per noi, non il mercato.

Ma tutto questo bellissimo racconto a che scopo? Semplicemente per introdurre uno evento errante per l’Italia, che avrà come protagonista il famoso Chivas e, come tema, la creazione dei blended whisky. L’arte della miscelazione, fatta di precisi e mirati ingredienti, ci ha sempre affascianto e questa è un’occasione coi fiocchi! Buona lettura


Chivas 18 anni 

chivas1

Generoso, complesso, equilibrato. In ogni goccia di Chivas Regal 18 esplodono 85 aromi diversi.La pluralità può essere un valore. Lo è sicuramente per Chivas Regal 18. Un’armoniaperfettamente calibrata di single malt e single grain scozzesi tra i migliori al mondo, un blended dalla delicatezza esaltante, creato da Colin Scott, il master blender probabilmente con più esperienza al mondo. Ogni singolo elemento dialoga con l’altro, non entrando mai in conflitto, ma creando un romanzo accattivante ricco di spunti. Un processo complesso e laborioso, che richiede tempo, abilità, intuito e una profonda, articolata esperienza.

“Ci vuole una vita per conoscere e comprendere
la complessità e l’immensa gamma dei sapori naturali nel whisky scozzese”
Colin Scott

Ogni goccia rivela 85 aromi e profumi capaci di far vibrare le corde delle emozioni, evocare ricordi, stati d’animo e sensazioni.
Ricco e strutturato, morbido e generoso, matura per un minimo di 18 anni in botti di ex bourbon e di ex sherry altamente selezionate. Tutto ciò regala note inconfondibili di toffee, vaniglia, arancia, frutta secca, lavanda, mandorla e cannella, che ne connotano lo stile. L’aroma al naso è generoso e sfaccettato con cenni di frutta disidratata, cremoso caramello e cioccolato fondente.
Il sapore vellutato di cioccolato fondente avvolge il palato, mentre fragranze floreali e un lieve tocco affumicato seducono la bocca. Il finish è caldo e persistente.

 

chivas2

CHIVAS REGAL
La storia di Chivas inizia nel 1801 ad Aberdeen, dove i fratelli John e James Chivas aprirono il loro negozio di prodotti alimentari di lusso per rifornire la clientela benestante della zona. Imprenditori visionari, attenti alle esigenze del cliente e del mercato, divennero presto pionieri nell’arte di creare pregiati blend utilizzando malt e grain whisky e guadagnandosi il Royal Warrant della regina Victoria per l’alto livello qualitativo della loro produzione. Da qui nacque l’appellativo Regal. Il 1909 segna la svolta definitiva: nasce Chivas Regal 25, il successo è enorme e Chivas Regal diventa una vera e propria icona.
Chivas Regal è il primo luxury Scotch whisky al mondo. Un “timeless classic” rinomato per gli alti standard qualitativi di gusto, stile ed esclusività. Un vero e proprio brand globale e un ingrediente importante per la crescita dello Scotch whisky a livello mondiale. Ogni anno 4.5 milioni di casse da 9L raggiungono 150 Paesi in tutti i 6 continenti. Generosità, imprenditorialità e integrità sono valori fondanti di Chivas Regal. Dal 2018, il brand ha lanciato la campagna “Success is a blend” con l’obiettivo di evidenziare come il blend possa essere un valore sia per il whisky sia per la nostra vita. La gamma di Chivas Regal include Chivas 12, Chivas 18, Chivas 25 e gli esclusivi Global Travel Retail e Chivas Brothers Blend. Nell’ottobre 2014, Chivas Regal ha lanciato Chivas Regal Extra, un’espressione sublime della famiglia Chivas, un nuovo blend di squisita ricchezza che nasce dall’invecchiamento in botti di cherry pregiato. Nel 2015, il brand icona ha raggiunto un nuovo traguardo con la nascita del blend ultra-prestige Chivas Regal – The Icon.

 

THE BLEND
Chivas Regal invita a creare il proprio
Blended Scotch Whisky

blend

 

Come nasce un blended whisky? Come gustare al meglio la sua complessità, cultura e tradizione? Chivas Regal presenta THE BLEND, il programma di masterclass in collaborazione con Whiskyclub.it che sfida i partecipanti a creare il proprio blended whisky miscelando single malt selezionati per raccontare l’arte sopraffina del Master
Blender, il ‘maestro’ che compone sofisticati equilibri di sapori. Un’esperienza
multisensoriale unica, perché Blended is Better.

Gli appuntamenti in programma in tutta Italia fino a marzo in speakeasy e cocktail bar selezionati sono un’occasione per conoscere la storia e approfondire come ‘nasce e matura’ il Blended Scotch Whisky per eccellenza e degustare Chivas Regal invecchiato 12, XV o 18 anni, tre vere e proprie icone della storia del Blended Scotch Whisky. Un’esperienza ma anche un viaggio nel tempo che parte dalla nascita di Chivas Regal nel 1801 quando i fratelli John & James Chivas hanno intrapreso un viaggio verso Aberdeen, nella regione scozzese dello Speyside, ai virtuosismi contemporanei della mixology per imparare a creare il Whisky Sour per eccellenza, naturalmente a base Chivas 12.
A guidarli e accompagnarli, Farah Jafferji, Brand Ambassador di Chivas Regal, e un Whisky Expert.
Che la sfida abbia inizio. Ad ogni partecipante viene dato un ‘whisky blending kit’ che contiene una mini-bottle di blended grain con note floreali e 4 mini bottle di single malt, ognuna con un particolare sentore: fruttato, cremoso, agrumato, affumicato. Muniti di pipetta e contenitore graduato, i partecipanti possono quindi creare il proprio blend
seguendo le indicazioni della Brand Ambassador per trovare il giusto equilibrio di sapori a partire dal proprio gusto. Tutti gli ingredienti sono rigorosamente Made in Scotland, il kit contiene anche una mini bottle vuota per conservare la propria creazione e
una mignon di Chivas Regal 12. La masterclass si propone di introdurre al mondo complesso e sublime del Blended Scotch Whisky. Secondo il Master Blender di
Chivas Regal, “ci vuole una vita per conoscere e comprendere la complessità e l’immensa gamma dei sapori naturali nel whisky scozzese.” Con oltre 50 anni di esperienza, Scott è in grado di distinguere e miscelare oltre 85 note per la creazione di un whisky.

IL CALENDARIO
Chivas Regal dà appuntamento:
· il 27 gennaio al Bar Tiffany di Bolzano,
· il 12 febbraio allo speakeasy Sottovoce di Bergamo,
· il 17 febbraio at Taylor’s di Cagliari,
· l’ 11 marzo allo speakeasy Room 21 di Soverato e
· il 12 marzo all’Eurodrink di Lamezia Terme.
Altre date in programma sono costantemente aggiornate al link: whiskyclub.it/chivas-crea-il-tuoblend

Per finire un piccolo regalo da parte di Chivas: la ricetta di un loro cocktail!

Chivas 18 HIGHBALL 01

Ingredienti:
• 40 ml Chivas Regal 18
• 50 ml tè all’arancia e cannella
• 50 ml acqua tonica
• Zest di arancia
Preparazione: built in glass. Mettere alcuni cubetti di ghiaccio in un tumbler, versare
40 ml di Chivas 18, 50 ml di te all’arancia e cannella e 50 ml di tonica. Mescolare e
guarnire con una zest di arancia.


E per oggi è tutto, possiamo decisamente dire che siamo di fronte a eventi molto interessanti, ma soprattutto didattici!Vi aspettiamo per il prossimo articolo.

A presto, D&S

Milano Gin Festival 2020

Eccoci arrivati al primo evento alcolico dell’anno nella mitica cornice del Marriott Milano: stiamo parlando dell’ormai consolidato Milano Gin Festival.
Secondo noi è un’ottima occasione per assaggiare non solo vari tipi di gin, dove il produttore ha potuto divertirsi con vari tipi di botanicals (spezie), ma anche vodka, tequila ecc. ecc. bianchi, quindi “puliti”, senza l’influsso del legno. Ma soprattutto si ha la possibilità di provare vari tipi di cocktails, gin tonic in primis per noi grazie, e sentire come un distillato possa influenzare il risultato finale.
Il tutto solo in nome della conoscenza, ovviamente! Il nostro blog comunque promuove sempre uno stile di vita sano e incasodiabusoconsultareilpropriomedicoofarmacista!

Tornando seri, vi riportiamo il comunicato ufficiale redatto dalla sempre efficentissima Roberta, buona lettura!

Milano White Spirits Festival 2020:

un viaggio tra oltre 2.000 etichette di distillati bianchi

(22/23 febbraio 2020 – Hotel Marriott Via Washington,66)

MILANO WHITE SPIRITS

White is the new black!

A Milano si torna a degustare i grandi distillati bianchi: il 22 e 23 febbraio 2020 torna infatti il Milano White Spirits Festival, giunto alla sua quinta edizione.

La consolidata squadra del Milano Whisky Festival si ritrova ancora una volta nelle sontuose sale dell’Hotel Marriott per proporre oltre 2.000 etichette di distillati bianchi. Non solo gin: ma anche mezcal, vodka, tequila. Per due giorni i visitatori avranno la possibilità di essere condotti in percorsi degustativi esclusivi, seguire seminari e masterclass, acquistare le bottiglie più amate e degustare in tutta tranquillità, grazie anche alla possibilità di comperare in loco le mini bottigliette da 3cl da riempire con tutti i distillati che si desidera e degustare poi a casa con gli amici, con possibilità di confronto tra i vari distillati proposti scelti.

Anche quest’anno grande attenzione è prestata alle micro-distillerie di Gin e distillati bianchi, prodotti artigianali dove, soprattutto nel Gin, i produttori italiani spiccano per qualità ed originalità.

L’ingresso è gratuito, previa registrazione sul sito eventbrite.it, sulla pagina Facebook dell’evento o direttamente all’ingresso della manifestazione; all’entrata sarà anche possibile acquistare il kit di degustazione – composto da calice da degustazione e porta bicchiere – a euro 5.00.

Programma:

  • Quando: sabato 22 febbraio, 14.00-22.30 – domenica 23 febbraio, 15.00-21.0

  • Dove: Hotel Marriott – Via Washington, 66 Milano

  • Come: ingresso gratuito con registrazione on-line o direttamente all’ingresso

  • Note: Calice da degustazione e portabicchiere: 5€

Per info:
Ufficio stampa:
Roberta Riva 346.8548236 ufficiostampa@whiskyfestival.itwww.whitefestival.it

E non è finita, domani vi stalkereremo con un altro evento,  in un certo qualsenso sempre riguardandete la miscelazione!

A presto, Davide & Sebastiano

Glenlivet & Cioccolato

Dopo una lunga pausa dovuta a motivi di salute, ma soprattutto di lavoro, rieccoci qua a scrivere su queste pagine. Natale è decisamente passato, mangiare l’abbiamo fatto, ora torniamo a dedicarci al bere. Giusto per restare in tema di coccole e vizi, vi raccontiamo come è andato l’evento Glenlivet che si è tenuto nella cornice del Milano Whisky Festival a novembre scorso.

ga

Qui di seguito il comunicato stampa ufficiale dell’agenzia Otto, che ci aveva invitato a partecipare a questa degustazione.

Dalle valli scozzesi dove nasce l’esclusivo single malt Scotch whisky The Glenlivet all’arte
sopraffina del cioccolato dei Maître Chocolatier di T’A MILANO .L’abbinamento più amato dagli estimatori del whisky trova una nuova dimensione.
In occasione del Whisky Festival, sabato 9 novembre dalle 17.00, The Glenlivet e T’a Milano danno appuntamento al VERTICAL CHOCO-WHISKY LAB. Alain Winchester, Master Distiller di The Glenlivet e il Maître Chocolatier di T’a Milano Stefano Bottelli duellano in una doppia verticale – di whisky e di praline – per un intreccio di sapori e consistenze.
Durante il laboratorio si possono degustare The Glenlivet 12 anni, The Glenlivet 15 anni e The Glenlivet Nadurra First Fill in abbinamento con le praline dedicate. Stefano Bottelli svela inoltre i segreti del cioccolato mostrando la genesi di una pralina al whisky.

I WHISKY DELLA VERTICALE

• Maturato in tradizionali botti di quercia, The Glenlivet 12 anni si distingue al naso per i toni fruttati. Al palato stupiscono note di ananas mentre il retrogusto di crema, nocciole e marzapane si rivela morbido e persistente.
The Glenlivet 15 anni ha sentori di burro e crema al naso; frutta, noce e cannella
conquistano il palato lasciando un retrogusto di frutti, nocciole tostate e mandorle.
• Al naso, The Glenlivet Nadurra First Fill è un medley di frutti, uvetta e albicocca con note di cannella e liquirizia. Avvolge il palato con toni morbidi e cremosi di frutta e marmellata di arance e sentori di cioccolato fondente. Il finish dolce e persistente si distingue per toni secchi e leggermente piccanti.
Un incontro, quello tra The Glenlivet e T’a Milano che esalta un saper fare di altissimo livello e l’attenzione a ogni minimo dettaglio al servizio del sapore. A celebrare la collaborazione la Special Edition di Natale. Come in uno scrigno prezioso, un
cassetto nascosto svela 12 praline di cioccolato fondente 55% Grand Cru, amaro al punto giusto con lievi tocchi dolci, ricoperti da rutilanti riflessi ramati, che racchiudono un
sorprendente cuore, morbido, goloso, avvolgente, pensato per esaltare le note fruttate e i sentori di ananas, marzapane e nocciola di The Glenlivet 12 anni, un single malt Scotch whisky di grande personalità e carattere.

Dopo aver trovato su mail questo invito, insomma, eravamo con la bava alla bocca professionalmente molto interessati e volevamo assolutamente parteciparvi. Purtroppo io e Davide eravamo impossibilitati a muoverci, rispettivamente al banco di Beija Flor e nel nuovo megalaboratorio della pasticceria…come fare?! Decidiamo di comune accordo di mandare Gaia, una ragazza che ci aiuta ogni tanto a scrivere le note di degustazione: siamo salvi! Lasciamo a lei le impressioni.

Scheda Iniziale :

Distilleria: Glenlivet

Imbottigliamento: 12y OB

Gradazione: 40 %

Prezzo: € 40

glen12

Colore: giallo paglierino.

Naso: vellutato, fruttato e floreale. A dare del “pepe” ecco della liquirizia, accompagnatoa ad una sensazione leggermente metallica (qualcuno parla addirittura di piatti usciti dalla lavastoviglie!). Resta comunque protagonista la morbidezza, con profumi di ananas panettone e caramella mou .

Gusto: leggero in bocca, complice la gradazione un po’ bassa, ma grazie a questo scivola via veloce. Molto dolce, con un pizzico di cumino: si sente della frutta simile al naso con aggiunta di melone e pera. Sapido sulla punta della lingua e leggermente amaricante (tannini di cioccolato) in deglutizione.

Finale
: delicato, resta il sapore dolce e delicato di un ananas leggermente acerbo. Sensazioni di peonia! Poco persistente.

Abbinamento: la prima delle praline con all’interno il 25 % dello stesso whisky. Il cioccolato esalta le note fruttate, smorzando quelle dolci e di caramella mou.

Commento finale: un dram di facile bevuta, va bene per iniziare a conoscere Glenlivet o fare i primi passi nel mondo dei whisky non torbati. I single cask della distilleria sono però su un altro pianeta, che sia chiaro.

Voto: 7,9


 

Scheda Iniziale :

Distilleria: Glenlivet

Imbottigliamento: 15y, OB, serie French Oak Reserve, New French Limousin Casks

Gradazione: 40 %

Prezzo: € 65

glen15

Colore: ambra.

Naso: miele e uva che vanno a braccetto con una delicata vaniglia. E’ un po’ chiuso, diamogli il tempo di aprirsi. Il naso viene reso più complesso dal tipo di legno utilizzato (leggerete tutto nel commento finale) e infatti dopo ossigenazione troviamo ciliegia, pompelmo, agrumi. Speziato (cannella), rilascia un profumo di quercia appena tagliata. Uva rossa!

Gusto: più oleoso rispetto al 12. Tanta quercia con punte speziate  di peperoncino, noce moscata e chiodi di garofano. Ad un secondo assaggio risaltano le note più agrumose e…dello zucchero di canna. Il legno si fa sentire come anche delle foglie di tabacco

Finale
: persistente, si sente della fava di cioccolato e una raschiatina di pepe rosa.

Abbinamento: la nostra mitica pralina questa volta aromatizzata con il suddetto Glenlivet 15y.  Speziatissima in principio, poi con dolci ricordi di crema di nocciola. A mio avviso la più riuscita delle tre.

Commento finale: sono state utilizzate per un finish delle botti di rovere del Limousin. E’ una varietà che cresce poco distante dalla regione del Cognac e presenta una porosità grossolana, che va ad influenzare l’astringenza del whisky. E infatti il risultato finale è un prodotto interessante per studiare l’influenza di questo tipo di legno nel whisky. Come sopra, se avesse avuto qualche graduccio alcolico in più…

Voto: 8,3


 

Scheda Iniziale :

Distilleria: Glenlivet

Imbottigliamento: NAS, OB, 1st Fill American White Oak Casks

Gradazione: 59,8 %

Prezzo: circa € 65

glennadurra

Colore: dorato

Naso: molto dolce, dovuto alla gradazione alcolica elevata e al tipo di botti utilizzate. Cioccolato al latte a cui si aggiungono note di banana cocco e vaniglia (la botte) e di fiori. Agrumi sempre presenti. Giusto per restare in tema, dopo appare del pancake alla banana, che fa molto America. Potere della suggestione! L’aggiunta di acqua smorza il pungente dell’ alcool e aumenta il pancake.

Gusto: alcool presente, ma essendo ormai alla terza bottiglia risulta solo leggermente fastidioso. La banana, assieme alla vaniglia, è molto forte e questa sensazione ci dicono sia dovuta alla botte americana utilizzata. Ancora una punta agrumata, oseremmo dire pompelmo. L’aggiunta di acqua lo rende più delicato, virando dal pompelmo al lime con una spolveratina di pepe rosa.

Finale: medio lungo con aromi di pepe, noci sbriciolate e una decisa spremuta di arancia.

Abbinamento: una nuova pralina aromatizzata ovviamente al Nadurra che esalta l’agrumato e il pepe del whisky e stempera il dolce della botte.

Commento finale: qua grazie alla botte “superbourbon” predominano i sentori dolci. Fate attenzione a preparare prima il palato con un altro whisky altrimenti l’alcool si fa sentire un po’ troppo. Molto gradevole comunque!

Voto: 8,4


 

Ora tiriamo le somme: la masterclass è stata divertente e golosamente interessante! C’è stata inizialmente una parte teorica dove è stato spiegato cosa sono esattamente le fave di cacao. Ve lo riportiamo che un po’ di botanica non fa mai male.
Partiamo dalla pianta “Theobroma cacao” che produce dei frutti detti cabosse. All’interno di essi potete trovare, immersi in un polpa giallognola, dai 20 agli ottanta semi: ecco, sono le nostre fave di cacao. Ma come le trattiamo? Simple!
Vengono portate a fermentazione in casse di plastica o legno per poi essere lasciate a riposare  nelle serre, per evitare che vengano danneggiate dall’acqua. Dopo un eventuale essicamento, abbiamo la spremitura per separare la parte grassa (che diverrà il famoso burro di cacao). La parte restante verrà torrefatta e infine macinata per ottenere la polvere di cacao!
Finita la parte teorica, abbiamo potuto vedere gli chocolatier di T’a Milano all’opera, che ci hanno fatto vedere dal vivo come si forma una pralina di cioccolato.
Una nota personale di chi ha partecipato e a cui noi teniamo tantissimo: sono state utilizzate delle ottime materie prime, forse era scontato, ma è sempre un piacere notarlo!
La scelta dei whisky da parte di Glenlivet è stata estremamente didattica in quanto ha concesso ai partecipanti di valutare come vari tipi di legno possano influenzare la percezione del distillato e quindi l’impatto gustativo finale con del cioccolato.
A tal proposito, gli abbinamenti sono stati congeniali, riuscendo a valorizzare al contempo il distillato e il cioccolato. La cosa non è mai facile e loro ci sono riusciti: chapeau!
Per i più voyeurs di voi, troverete sulla nostra pagina FaceBook anche le foto dell’evento.

Un grazie a Gaia per aver coperto la nostra assenza durante la masterclass, ma soprattutto a Glenlivet e a T’a Milano per questa occasione.
Ok, noi vi salutiamo e vi aspettiamo per la prossima recensione e…spoiler…sarà una di quelle bottiglie da bere assolutamente!

A presto Davide & Sebastiano

 

 

Milano Whisky Festival 2019: resoconto

MILANO WHISKY FESTIVAL 2019_2

Eccoci qua a tirare le somme dopo il Whisky Festival di Novembre a Milano. Abbiamo preferito aspettare un attimo per decantare bene e cercare di fare un resoconto a mente fredda. Cominciamo col dire una cosa: “e anche quest’anno siamo sopravvissuti!”.
Sarà sicuramente un incipit quanto mai banale, eppure racchiude molto bene il quadro finale del festival, ovvero un successo in termini di gradimento e di affluenza.
La mossa di Andrea e Giuseppe di aggiungere alla classica sala napoleonica anche quella utilizzatata nei primi festival si è rivelata una mossa più che azzeccata. Nonostante il maggior afflusso di persone, gli spazi erano decisamente vivibili rispetto alle edizioni passate. A confermare il fatto, la presenza di bambini che si aggiravano felici nelle mega sale del Marriott Hotel (ogni riferimento a persone o cose è puramente casuale).  Scherzi a parte, c’era spazio per muoversi, per osservare e ragionare sulla fantastica scelta di bottiglie presenti. L’organizzazione, le masterclass, la vendita delle bottiglie, dei gettoni, tutto ha funzionato perfettamente. Per quel che ci riguarda, è stato il più bel Milano Whisky Festival a cui abbiamo partecipato, chapeau!

Ora, non potrebbe esistere un festival se, oltre alle persone, non ci fossero anche gli espositori. Non scrivo questo perchè chi scrive era a lavorare fra quelli, ma perchè, diciamocelo, le persone partecipano a questi eventi quando la scelta è ampia. In realtà è un “do ut des”, ma ci siamo capiti.  In ogni caso erano presenti, parlando di bottiglie, TUTTE le distillerie scozzesi, per non parlare di una ricca presenza irlandese, francese, indiana, inglese, giapponese e chi più ne ha ne metta. Sia come imbottigliamenti ufficiali delle distillerie, sia come selezioni di botti pregiate effettuate dai numerosi imbottigliatori indipendenti. L’unica scusa per non trovare la propria bottiglia preferita era l’essere astemi. What do you want?
A tal proposito, noi  abbiamo bevuto ahimè poco, bloccati come eravamo da voi assetati avventori, ma qualche chicca ce la siamo portata a casa per potercela degustare con calma.

Eppure qualcosa siamo riusciti a fare: siamo stati presenti ad una degustazione! Grazie ad Enrico Zilli, abbiamo potuto seguire una interessantissima masterclass a tema “Glenlivet e cioccolato”. Siccome chi scrive non ha ancora il dono dell’ubiquità, è stata mandata la nostra Gaia. Chi ci legge sa che ogni tanto ci aiuta nelle degustazioni e quindi abbiamo pensato a lei come rappresentante “Dolcemente Whisky”. Ha sofferto molto, ma si è fatta forza ed è sopravissuta a questo carico di responsabilità. Nei prossimi giorni posteremo il suo resoconto. Stay tuned!

ga

Fra le masterclass ci è d’obbligo però citarne un’altra, quella dedicata a Giorgio D’Ambrosio. E’ finita addirittura sui maggiori giornali nazionali. Cliccate QUA, è doveroso leggere il miniracconto di Marco Zucchetti per avere un’idea di quanto ha dato questa persona al Whisky in Italia e, diciamolo pure, nel mondo. (Giorgio, non tirarci le orecchie per questa ultima frase!)

Per finire, un enorme grazie a tutti gli amici e amiche che sono venuti a trovarci allo stand e a tutte le persone nuove che abbiamo conosciuto. Sembra una fase fatta, ma la vostra energia ci aiuta a tirare avanti fino alla conclusione dei due giorni. Ci sono anche stati simpatici siparietti comici fra colleghi di lavoro che hanno aiutato a scaricare la tensione…e chi era presente sa a cosa ci riferiamo!
Dopo tutte queste cialtronerie, diamo spazio al resoconto ufficiale del MWF gentilmente giratoci dalla sempre efficientissima Roberta!

 



MILANO WHISKY FESTIVAL and FINE SPIRITS:

i numeri dell’edizione 2019

14 anni sempre in crescita: così potremmo riassumere le cifre delle 14 edizioni del Milano Whisky Festival. Partiti con poche centinaia di visitatori, questo evento milanese si è confermato – anno dopo anno – una giusta intuizione dei due organizzatori Andrea Giannone e Giuseppe Gervasio Dolci e una manifestazione che sempre di più rispondeva alla richiesta di prodotti, testimonianze e cultura in questo settore, un tempo rivolto a pochi appassionati.
Questa edizione ha presentato diverse novità: gli spazi più grandi mai avuti (le due sale Le Baron e l Washington) per un totale di oltre 2.000 mq di spazio; la possibilità di acquistare pacchetti  che potessero coprire le richieste di avere gettoni, free drink, etc dei visitatori; masterclass e seminari tutti sold out. E ovviamente migliaia di etichette da vedere, assaporare, acquistare.
L’edizione che  si è tenuta lo scorso fine settimana ha fatto registrare il numero record di quasi 5.500 visitatori, catapultando di diritto l’evento nel panorama dei festival internazionali. Da considerare l’incremento della percentuale del pubblico femminile (il 28%) e il consolidamento della fascia di età target 25-34, a conferma della correttezza degli obiettivi che il Milano Whisky Festival si era prefissato alcuni anni fa.
Per un evento nato con spirito consumer, un altro importante dato è rappresentato dall’importante presenza di operatori del food & beverage e del bartending (ormai oltre il 25% dei visitatori).
Non resta che aspettare di soffiare sulle prossime 15 candeline!

 

Per informazioni:
Roberta Riva
Ufficio Stampa Milano Whisky Festival
Tel. 02-91082945
Cell. 346-8548236
ufficiostampa@whiskyfestival.it

 


 

Ragazzi, cosa vi possiamo dire se non: alla prossima? Siamo certi che, essendo il festival risultato molto più vivibile, porterà l’anno prossimo ancora più visitatori. E il nostro panettone al whisky soprattutto (!!!).

A presto, Davide & Sebastiano

P.s. l’abbiamo tenuto apposta alla fine, un grazie a BeijaFlor per aver avuto anche quest’anno l’incoscienza il coraggio di affidarci una parte del loro stand: speriamo di essere stati all’altezza del compito!

Tasting notes al “Whisky Festival Revolution”

Ci sono un Varesotto, due Milanesi e un Napoletano e vanno tutti insieme ad un festival di whisky: non è l’inizio di una barzelletta (o forse sì!?), ma di un evento che ha visto protagonisti i ragazzi di WhiskyFacile, Il Bevitore Raffinato e il sottoscritto nella cornice del Whisky Revolution Festival  a Castelfranco Veneto.
L’idea originale era di fare il primo tasting al mondo di quattro imbottigliamenti eseguito contemporaneamente da noi blogger e da tutti i partecipanti assieme, una cosa pazzesca!
Seriamente, com’è andata a finire? Lo leggerete a breve, ma sicuramente siamo partiti col piede giusto dato che i whisky alla fine sono diventati ben 5! Buona lettura.

P.S. Ringraziamo il volontario scriba Giacomo dei Facili che si è offerto di redigere le seguenti note per tutti i nostri siti.

Copper Dog (2019, OB, 40%)

Il nuovo blended malt di Diageo, attacca molto morbido ed è subito preponderante la pera Williams, a dire della sua gioventù. B ìurro e miele, brioches, vaniglia. Ripropone al palato il cereale, la pera e il miele assieme a un’acidità limonosa che dà freschezza. Finale medio corto, ma conserva una piacevolezza di bevuta. Missione compiuta!

Yoichi (OB, 45%)

Il Nas della distilleria più a Nord del Giappone arriva per secondo. Rotondo ed educato, dal pubblico suggeriscono suggestioni floreali di fiori bianchi. Torba in punta di piedi, con una leggera marinità. Dal pubblico un eroe: salsa di soia! Arriva anche un po’ di frutta: buccia di mela rossa e marmellata di albicocca, pesca e ananas matura. Al palato dimostra personalità, corpo pieno con tanta frutta gialla, un poco di torba e sapidità andante. Dicono alga e noi scriviamo come umili scrivani. Finale abbastanza lungo e viene pure proposto un abbinamento territoriale col sashimi.

Puni Aura (2019, OB, 56,2%)


2 anni in ex bourbon e 4 in botti ex Islay. Solo 393 bottiglie. Tutti concordano sulle note medicinali, cenere ma anche una dolcezza tipo caramello, butterscotch e ciliegie. Spezie; a qualcuno ricorda una grappa barricata, anche se forse costui è già ubriachissimo. Epifania di pastiera coi canditi! Dopo mezz’ora affiora zuppa inglese. Alcol ben integrato anche se al palato si fa sentire la pungenza alcolica. Piccantino sul peperoncino. Aggiungiamo acqua e si sprigiona la frutta rossa. Ancora amarene, mela rossa, mandarino.

Talisker 25 yo (2018, OB, 45,8%)

La nota tipica di pepe è smussata dal quarto di secolo, con una bella morbidezza di legno. Note pazzesche di cera, fieno. Oscilla tra la frutta e la pasticceria, una bella torta alle fragole. Prugna. Marmellate varie. In bocca il corpo è pieno e subentrano liquirizia, tabacco a testimoniare della presenza dei barili. Ancora frutta scura, burro, pasta frolla appena sporcati da un filo di torba e di brezza marina. Comunque lo spirito indomito di Talisker resiste, solo si è vestito elegante per l’occasione.

Scarabus (2019, Hunter Laing, 46%)


 

Single malt non dichiarato di Islay. Torba, torba, torba e poi arriva una nota agrumata di chinotto. Non è esente di spigoli, tra ferro e sentori di officina, di carrozzeria (what?!). Ci parla della sua gioventù, un peat monster beverino, quindi un ossimoro vivente. Zucca al forno e dattero. Il pubblico va in delirio e urla soppressa cotta con l’aceto. Al palato ha un picco di sapore ferroso, piccante, di bacon, di caramello. Poi cade placido. Un peat monster gentile, si diceva.

“Ragazzi è stato bello, è stato impegnativo, ma grazie per tutte le impressioni e gli slanci, ci avete dimostrato che i whisky e le persone che lo amano sanno essere Facili, Raffinati e Dolci!”

E dopo questo poetico saluto di Giacomo, anche noi facciamo come Baglioni (cit.)!
A presto, Sebastiano & Davide

Milano Whisky Festival 2019

Una delle cose belle dell’autunno è sicuramente l’immancabile Milano Whisky Festival, appuntamento fisso di novembre per ogni bevitore che si rispetti!
Come leggerete fra poco nel comunicato stampa ufficiale riportato di seguito, sono state introdotte delle novità, fra cui la più gradita è sicuramente un ulteriore ampliamento degli spazi presso il Marriott: 2000 mq di esposizione, giusto lo spazio per qualche bottiglietta…
Al solito troverete chi scrive al megabanchetto dell’importatore Beija Flor, dove ci saranno tanti nuovi imbottigliamenti da provare. Venite a trovarmi anche solo per il gusto di due chiacchiere così ci facciamo una bella bevuta insieme, perchè chi non beve in compagnia è un ladro o una spia.
Dopo questo originalissimo proverbio, vi salutiamo e vi auguriamo una buona lettura.

P.S. Purtroppo quest’anno non saremo presenti con i panettoni al whisky per motivi che vi verranno rivelati nei prossimi giorni. Nulla di grave, anzi, saranno cose decisamente positive, ma che non ci lasceranno tempo per organizzarci/ produrre per il mese di novembre. Tranquilli, cercheremo di rifarci l’anno prossimo.

MILANO WHISKY FESTIVAL 2019_2

MILANO WHISKY FESTIVAL and FINE SPIRITS:

tante novità e collaudate tradizioni per questa 14° edizione.

(Hotel Marriott – Via Washington 66 – Milano, 9-10 Novembre 2019)

14 anni: tante sono le candeline che spegne quest’anno il Milano Whisky Festival che si terrà nel weekend del 9 e 10 novembre 2019.

Per festeggiare, Andrea Giannone e Giuseppe Gervasio Dolci hanno fatto le cose in grande: tante novità per offrire ai sempre più numerosi visitatori – privati e professionisti del settore – un’esperienza d’eccellenza sia in termini di prodotti che di divertimento.

Innanzitutto, spazi più grandi: per la prima volta le due storiche sedi del festival – la sala Le Baron e la sala Washington – saranno entrambe utilizzate per la manifestazione, per un totale di oltre 2.000 mq di spazio.

Alle oltre 100 distillerie scozzesi si affiancano anche in questa edizione whisky americani, giapponesi, indiani, inglesi, irlandesi, islandesi, italiani, svizzeri e taiwanesi. Ospiti d’onore il Cognac e l’Armagnac, per soddisfare i palati di ogni visitatore che varcherà la soglia dell’ormai collaudatissimo Hotel Marriott, da sempre sede dell’evento.

Se le tradizioni non si abbandonano – come i consueti angoli food per assaggi sfiziosi e l’area Mixology con cocktail a tema preparati al volo dai nostri bartender -, le novità sono sempre ben accette, a partire dalla modalità d’ingresso.

In questa edizione 2019, oltre all’ingresso GRATUITO, gli organizzatori hanno ideato diverse formule per incontrare le esigenze più disparate. Sono infatti previsti 4 diversi pacchetti:

  • STANDARD: al costo di 5,00 euro si ha diritto al bicchiere e porta bicchiere MWF

  • SILVER: 15,00 euro per bicchiere e porta bicchiere MWF, guida al whisky 2020 e 7,00 euro in gettoni per degustazioni e acquisti

  • GOLD: 30,00 euro per accesso prioritario, bicchiere e porta bicchiere MWF, guida al whisky 2020, shopping bag MWF per acquisti e 20,00 euro in gettoni per degustazioni e acquisti

  • DIAMOND: 60.00 euro per accesso prioritario, bicchiere e porta bicchiere MWF, guida al whisky 2020, shopping bag MWF per acquisti, 30,00 euro in gettoni per degustazioni e acquisti, 2 free cocktail al whisky bar, accesso alla VIP LOUNGE con inclusi 3 Free-Soft Drinks.

Anche l’edizione 2019 sarà caratterizzata da Masterclass e seminari: percorsi guidati per approfondire o iniziare ad assaporare la storia e i gusti di questi distillati.

Insomma: non resta che iniziare il conto alla rovescia e aspettare che la 14° edizione del Milano Whisky Festival abbia inizio!

PROGRAMMA COMPLETO DEL MILANO WHISKY FESTIVAL & FINE SPIRITS:

Hotel Marriott – Via Washington 66 – MILANO

09-10 NOVEMBRE 2019

Apertura al pubblico: Sabato 09 novembre dalle 14.00 alle 22.30

Domenica 10 novembre dalle 14.00 alle 21.00

PROGRAMMA MASTERCLASS E SEMINARI:

(in continuo aggiornamento) su http://www.whiskyfestival.it

Per informazioni:
Roberta Riva
Ufficio Stampa Milano Whisky Festival
Tel. 02-91082945
Cell. 346-8548236
ufficiostampa@whiskyfestival.it