Clynelish 20y for GLUGLU 2000 Club

  • Scheda Iniziale :

Distilleria: Clynelish

Imbottigliamento: High Spirirts Collection for Gluglu 2000 Club, 20y, ex Bourbon Hogshead

Gradazione: 54,7 %

Prezzo: circa € 200

E’ un periodo che, fra noi bloggers, si aggirano MILLE (cit.) bottiglie di Clynelish da recensire: chi siamo noi per dire no ad una delle nostre distillerie preferite delle Highlands e oltre? Perfettamente a fagiolo il presidente dell’italianissimo Whisky Club Gluglu ha fatto imbottigliare da High Spirits proprio un Clynelish per festeggiare i 20 anni di fondazione. Considerando che il Gluglu è una creatura di Mauro Leoni, brand ambassador per l’Italia della SMWS, e che dietro al nome di High Spirits si nasconde Nadi Fiori, storico selezionatore di whisky, beh le nostre aspettative sono decisamente alte. Non indugiamo e versiamo!

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  • Note di degustazione

Colore: giallo chiaro.

Naso: limone verde, miele e un attimo di acacia. Siamo in casa Clynelish e ci troviamo davanti tutta una candela, dal fumo alla sua cera. Per restare in tema c’è anche della capocchia di fiammifero. Inchiostro di stilografica! Questo lato “dirty” mantiene comuque una certa eleganza e compostezza (?!). Ci sembra di sentire anche dell’alchegengio e del kumquat, che donano ulteriore freschezza al profilo. A chiudere l’olfatto, troviamo un ricordo di mandorle caramellate, pelle e cuoio. La bottiglia appena aperta spingeva molto sul lato dolce/fruttato, col tempo invece sono uscite le note più sporche del distillato.

Gusto: dotato di un corpo tendenzialmente secco, in bocca si rivela salato e vegetale. Ci ricorda un curioso mix di alga wakame, polpa di pera acerba e peperone verde. Restano poi le caratteristiche che adoriamo di Clynelish, quindi il limone, una sensazione di mare, anzi, di sabbia bagnata. A chiudere il tutto, la castroneria della settimana, inchiostro nero di seppia. Molto piacevole e intenso!

Finale: lungo, dotato di finezza ed eleganza, con il ritorno del fumo, dell’inchiostro e del limone. Resta una sensazione di cicoria, anzi di linfa.

Abbinamento: abbiamo chiesto a Mauro Leoni direttamente, anche lui un feticista come noi dell’arte dell’unire un distillato al cibo. E infatti ci ha tirato fuori dal cilindro un bel dessert, ovvero una mela al forno in gabbia di sfoglia servita con una gelatina agli agrumi. In effetti sembra interessante! Del resto le cene a base di whisky SMWS parlano da sè, no?

Commento finale: le aspettative sono state mantenute. Non è un “mostro di cera”, ma quella nota quasi prepotente di inchiostro gli ha donato una sua personalità che ci ha stregato. E’ una cosa che abbiamo apprezzato molto. Una bottiglia da aprire e da finire. Brava la distilleria e bravi i suoi selezionatori. Salute al Gluglu Club: Sláinte!

Voto: 9,0

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  • Tasting notes

Color: pale yellow.

Nose: unripe lemons, honey and a hint of acacia flowers. Wax, smoke, matchsticks and a note of ink. It closes with a hint of caramelised almonds and leathery notes.

Mouth: dry, salty and vegetal. Wakame seaweed, unripe pears and green bell peppers. Lemon and again a characteristic note of ink and wet sand.

Pairing: baked apples in puff pastry with orange marmalade

Finish: long and elegant. Notes of lemon peel, smoke and ink with a vegetal hint.

Final Comments: It lives up to expectations. It’s not a waxy monster, but the ink notes gives a very peculiar personality to it. Many thanks to the Gluglu Club: Sláinte! 

Score: 9.0

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Clynelish 16y MWF 2013 “Editto di Milano”

Scheda Iniziale :

Distilleria: Clynelish

Imbottigliamento: OB, 1997-2013, for Milano Whisky Festival, ex-bourbon

Gradazione: 57,4 %

Prezzo: circa € 200

clynelish

Il Milano Whisky Festival è ormai alle porte e per buon auspicio tiriamo fuori dal cilindro un imbottigliamento di un Clynelish per un’edizione passata, quella del 2013 per la precisione. La selezione è stata soprannominata “Editto di Milano” dato che il famoso accordo fra Costantino e Licinio risaleva esattamente a 1700 anni prima.
Quanta cultura su queste pagine: ora apriamo la bottiglia (eh sì caro Andrea G.) e assaggiamo!

Spoiler: e’ buonissimo!

Colore: giallo chiaro

Naso: uh mamma! Sabbia, olio, legno di frassino con una spruzzata di limone e una grattuggiata di cocco acerbo. Wowowow! Ossigenandos,i esce una crema pasticcera alla vaniglia bella calda a cui si accompagna una frangipane. Possiamo dire quindi che ad un attacco fresco e sporco segue poi un’evoluzione sul dolce. A tal proposito ci sono anche delle pesce sciroppate aromatizzate alle noci moscate. Delle gocce di sciroppo di tamarindo concludono il quadro. La cera è presente, ma è molto in sordina. 
E’ molto curioso il bicchiere vuoto: sa di pasta della pizza cruda!

Gusto: dolce e pungente, da marmellata​ con succo di limoni. E’ un’esplosione di spezie varie, soprattutto pepe bianco, cui segue una pesca, coerentemente col naso, assieme a mela verde. Un pesce cotto agli agrumi? Secco e affilato in deglutizione, con una sensazione di acqua salata (che a noi fa sempre impazzire). Buonissimo, la dimostrazione che bastano poche “sfaccettature”, ma fate bene, a dare un prodotto eccellente.

Finalemedio lungo, con un’esplosione di cera, molto più che al naso. Carambola con una gradevole punta asprigna cui segue un tenue ma costante fumo, da stoppino che brucia. 

Abbinamento: un vassoio di ostriche, polipo, capesante e gamberetti, magari con del pane di segale e un bel burro salato bretone, oh my god!

Commento finale: quando assaggiammo tre anni fa questa selezione ovviamente Clynelish lo conoscevamo già. D’altro canto è stato proprio in questo episodio che nacque il nostro amore per la distilleria e riberlo oggi è stato come festeggiare l’anniversario di un matrimonio (!!??). Un whisky non per tutti per gradazione e potenza, siamo onesti, ma con un sapore disarmante da tanto è buono. Basta a rendere l’idea no?

Voto: 9,3



Tasting notes
:

Nose: sand, wax, oil, ash wood and lemon. Very Clynelish! As time goes by, vanilla pastry cream, “frangipane” and syrupy peach. Star fruit of course.
Mouth: Sweet and acid, like a jam and lemon juice together. Citrus fish? Peach, with sea water and green pepper.
Finish: medium long, with so much wax and smoke.
Comments: superb Clynelish, one of the best we have tasted.

Score: 9,3

 

 

Degustazione “Cadenhead’s” maggio 2017

Nonostante il caldo, non molliamo un colpo e siamo qua a tirare le somme dell’ultima degustazione “whiskosa” prima dell’estate!
Avevamo, come anticipato, tre bottiglie, provenienti dall’ampissimo portafogli di Cadenhead’s.

 

Scriveremo di seguito una nostra piccola recensione e di seguito il vostro parere, anche per fare un simpatico confronto fra di noi. Partiam partiam!

Bladnoch 1990 23y Vol. 48,5% : naso di frutta, limone e pepe. La bocca mostra le tipiche note della distilleria con nocciola, accompagnata ancora da limone e pepe. Pera abate. Leggermente secco, forse una punta di fumo? Fresco e al contempo intrigante! Ci spiace che non sia stato apprezzato come meritava a nostro avviso, ma ahimè è il destino del primo whisky ad ogni degustazione (ed ogni bocca è bella a mamma sua!). Voto: 8,8
L’abbiamo servito con gambero rosso argentino, frutto della passione e pane carasau.
Un grazie alla Bottega del pesce di Gallarate per averci fornito il crostaceo ed averci tolto le castagne dal fuoco (chi sa, capirà)!

Naso: 5,9

Gusto: 5,6

Finale: 4,5

Clynelish 1995 19yo sherry Vol. 54,6% : subito carne, salsiccia e cuoio. Molto zolfoso, ricorda più lo stile di un Glenfarclas piuttosto che di un Glendronach, tanto per dare una idea. Al palato si sente subito lo sherry, con dei tocchi da “Mon Chéri” molto alcolico. Cera assieme a uva passa e molte spezie piccanti. L’aggiunta di acqua copre le note sporche e lo fa girare decisamente verso un profilo più fruttato e dolce. Sorprendente! Peccato per il finale un po’ troppo alcolico, gli serve una diluizione per dare il meglio di sè.
Voto 8,7

Naso: 6,7

Gusto: 7,3

Finale: 7,3

Bunnahabhain 1997 17yo Vol. 57,5%: naso elegantissimo, con una torba potente, oleosa, eppure molto fine e plasmata dagli anni in botte. In bocca limone e acqua di mare, molto gradevole da bere, sembrerebbe fresco se non fosse per i gradi (che, comunque, si avvertono relativamente). Finale fumoso con scorzette di agrumi a finire. Voto: 8,6
Qui l’abbinamento ha spiazzato un po’ tutti, l’abbiamo servito con una millestrati a base di fragola, basilico, albicocca e mandorla: speriamo che vi sia piaciuto!

Naso: 7,3

Gusto: 7,3

Finale: 7,1

Tirando quindi le somme, abbiamo servito 3 whisky molto differenti l’uno dall’altro, ciascuno, a nostro avviso, degno rappresentante della zona da cui proveniva. W il terroir!
Questa diversità ha spaccato i vostri voti, basta guardare le schede. Ci sono whisky che hanno entusiasmato e altri che hanno deluso. In ogni caso, ci pare che sia stata apprezzata la varietà delle sensazioni offerte. E’ proprio questo che rende unico, a nostro avviso, il whisky: un così ampio spettro di sapori non riscontrabile in altri distillati. Ora lapidateci pure, ma dateci un’attenuante: siamo di parte, ahimè! Detto questo, il vincitore è il Bunna torbato e non ci stupisce, è un grande imbottigliamento.
Tornando a noi, nelle prossime settimane continueremo con le recensioni e state pronti per dopo l’estate! Se tutto va come deve andare, faremo per la stagione autunnale un ciclo di degustazioni magari un pò ravvicinato, ma che porterà presso la Dolce Mente degli autentici VIP del mondo del whisky!
Stay tuned!

Davide & Sebastiano

p.s. su Facebook metteremo a breve le foto dell’evento

 

Clynelish 14y OB 2015

Scheda Iniziale :

Distilleria: Clynelish

Imbottigliamento: 14y OB 2015

Gradazione:  46%

Prezzo: circa €70 se disponibile

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Ok, dobbiamo fare spazio per le nuove samples che abbiamo preso al MWF, quindi diamoci da fare: oggi un altro Clynelish, il 14y OB ! “Buuu basta Clynelish” direte voi, “la bottiglia occupava lo spazio per 3 samples” rispondiamo noi, quindi abbasso la democrazia, svuotiamola e facciamo di testa nostra, ecco!
Della distilleria, che è una delle nostre preferite, vi abbiamo già parlato, quindi versiamo!

Colore:ambrato

Naso: beh, cosa dire? Esibisce le tipiche caratteristiche di Clynelish con cera, fumo di candela, olio di paraffina e una certa mineralità. A stemperare questo profilo quasi “chimico”, abbiamo della buccia di limone e menta cui segue una delicata nota di marino. Ossigenandosi linfa d’ erba, legno di faggio appena tagliato e violetta. Non manca la vaniglia, ma senza essere troppo esuberante, è solo una punta.

Gusto: conferma ancor più il naso, molto oleoso e minerale, si vede che serve a dare ossatura ai blend (parliamo del Johnnie Walker). Poi ecco, il limone aumenta portando freschezza al palato. Successivamente avvertiamo polpa di pera e carambola. Al momento della deglutizione ecco dello zenzero. Ehi, niente male per un OB !

Finale:  medio lungo, con pepe e ritorno della cera.

Abbinamento: lo so che lo abbiamo già messo con un altro clynelish, ma capesante tutta la vita, gratinate o avvolte con dei veli di prosciutto crudo. Ehi, non lo diciamo noi, ma un certo Dave Broom eh!

Commento finale: a seguito della sempre più crescente domanda, Diageo ha finito le scorte e  attualmente non è in produzione, quindi chi prima arriv…lo compra meglio alloggia. E ci siamo capiti. In ogni caso, è un buon prodotto ed è la “base di partenza” di tanti eccezionali single cask che hanno aperto la strada al successo dell’OB.

Voto: 8,2

Clynelish 18y for “Laida Weg Hotel”

Scheda Iniziale :

Distilleria: Clynelish

Imbottigliamento:  18y for “Laida Weg Hotel” 

Gradazione: 54,1 %

Prezzo: 470 euro

Clynelish18yo-01

 

Della storia di Clynelish vi abbiamo già parlato in una nostra precedente recensione. Quindi, analizziamo subito questo promettente single cask.
Proviene da una selezione effettuata dai proprietari del Laida Weg Hotel, struttura che sorge a Rima San Giuseppe alla fine della Val Sesia. Consiglio per gli acquisti: andateci! Troverete una ottima cucina (ah il caviale di whisky!) , un’attrezzatissima spa (così avete una scusa per le signore) e ovviamente un bar molto ben fornito di whisky. Il Laida Weg Hotel offre, oltre ad imbottigliamenti di distilleria e indipendenti, anche delle proprie selezioni di notevole caratura, acquistabili sul posto e online ovviamente.
Oggi analizzeremo un loro Clynelish, che ha riposato 18 anni in una botte sherry: ci verrebbe da dire PX, ma potremmo sbagliarci alla grande! Stappiam!

Aspetto: arancio scuro

Naso: subito attacca  in pompa magna il lato fruttoso. C’è una marmellata di frutta rossa, polpa di prugna e albicocca secca. Ossigenandosi maggiormente escono fuori il cuoio e i chiodi di garofano. Oh, ecco il fumo che ci piace tanto di Clynelish, finalmente! Ovviamente, i 18 anni si fanno sentire con un tocco di legno di ciliegio. L’alta gradazione lascia delle note di vin brulè ed alcool rosa. Aggiungendo acqua, aumentano i sentori di agrumato e di fumo. Non solo però: dategli un attimo, stanno arrivando i tropici con vaniglia, mango e guava. E’ bello assaggiarlo col naso, possiamo dirlo?

Gusto: avvolgente con arancia rossa siciliana, chinotto e cola. Un corpo pieno, carnoso e oleoso, eppure al contempo  non irruente e “facile da bere”. C’è del pepe che porta un brio notevole. Con acqua compare un insolito sapore di mirto, che ci convince pienamente. Emergono più distintamente delle note erbacee con eucalipto e aloe. Promosso!

Finale: non ha il finale tipicamente secco di un Clynelish, la botte sherry lo ha ammorbidito donandogli eleganza. Medio lungo con pepe e un leggero fumo.

Abbinamento: un bel sigaro a fine pasto.

Commento finale: clynelish e sherry, what else?  A dire il vero un difetto lo abbiamo trovato: ne hanno tirate fuori solo 54 bottiglie!

Voto: 9,0

Clynelish 16y Berry Bros & Rudd

Scheda Iniziale :

Distilleria: Clynelish

Imbottigliamento:  Berry Bros & Rudd  , cask 6870            

Gradazione: 46 %

Prezzo: circa 90 euro

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L’immagine è a puro scopo informativo e non rappresenta l’imbottigliamento analizzato

A questo giro ci spostiamo a nord della Scozia, nelle Highlands. La distilleria Clynelish, nata in origine come birreria, comincia a produrre whisky già nel 1820. A seguito di lavori di ammodernamento la vecchia struttura viene chiusa per far posto ad una distilleria più moderna che viene aperta nel 1967.
Due anni dopo, nel 1969, la Clynelish originale viene riaperta (e ribattezzata Brora, stesso nome del paese vicino , per evitare ulteriori confusioni ) per produrre un whisky molto torbato destinato al blending: questo è stato fatto per coprire una carenza del whisky di Islay causata da una siccità sull’isola. Nel 1983 Brora viene nuovamente e definitivamente chiusa durante il periodo della crisi del whisky, ma Clynelish continua ancora oggi a lavorare.
Purtroppo la maggior parte della produzione confluisce ancora in un blended whisky, il famoso Johnnie Walker Gold Label, ma se serve a far cassa…si sa, non si può vivere solo di aria e amore. Peccato, perchè questa distilleria offre al suo pubblico prodotti spesso di alta qualità e meriterebbe di più. La “Berry Bros & Rudd” ha “salvato” per noi dal blending questo Clynelish distillato nel 1997 e imbottigliato nel 2014, senza aggiunta di caramello e filtraggio a freddo. Stiamo parlando di uno dei negozi di alcolici più antichi dell’ Inghilterra, è stato fondato nel lontano 1698 (!) ed è il fornitore ufficiale per la Casa Reale inglese. Vediamo se hanno scelto bene.

Aspetto: giallo chiaro

Naso: essere in una limonaia poco distante dal mare. Ecco come meglio definirlo. Subito il profumo degli agrumi e del miele che viene affiancato a quello dello iodio e delle spezie.Una torba discreta porta con sè del fumo…leggero comunque non fastidioso. Pandoro. Appare poi una nota di ananas fresco che cede il posto a note di legno dolce e vaniglia . Cocco rapè . Ci pare di sentire una leggera nota di fieno asciutto (ma forse abbiamo solo bevuto troppo!).
E’ divertente perchè all’inizio eravamo in Scozia e poi ci siamo trovati ai Tropici.

Gusto:  un attacco subito dolce , con una bella polpa di pesca matura. Affumicato  e ancora legno a cui segue un sapore di pompelmo che spezza e dona acidità e tanta freschezza. All’inizio questo whisky fa aumentare tantissimo la salivazione, poi delle note salate ci asciugano la bocca e ci portano al finale.

Finale:  ed ecco che appare la tipica cera di Clynelish, ma non così forte e fumosa come in altri loro imbottigliamenti. Lungo e speziato.

Commento finale: a Clynelish sanno fare i compiti ,c’è poco da dire,e questo è stato svolto senza errori . Non abbiamo trovato spigoli o elementi che stonassero : va bene così ! E’ un whisky fresco e…primaverile ?

Voto:  84 con la voglia di berne ancora!