Port Ellen Old Bothwell 1983

Scheda Iniziale :

Distilleria: Port Ellen

Imbottigliamento:  Old Bothwell 26y 1983 – 2009

Gradazione: 54.9%

Prezzo: circa 600 euro

port

Costruita nel 1824 a sud dell’isola di Islay, Port Ellen non ha avuto vita facile nel corso della sua storia. E’ stata chiusa dal 1930 al 1969, per poi avere nel 1973 un centro di maltaggio incaricato di fornire le altre distillerie dell’isola. A seguito della crisi del whisky negli anni 80, nel 1983 viene nuovamente chiusa per poi perdere definitivamente la licenza di produzione nel 1992. Come per alcuni pittori però il successo è arrivato “post-mortem”.  Agli inizi del 2000 la Diageo, gruppo proprietario del marchio,  decide di imbottigliare il whisky rimasto a riposare per circa 20 anni nelle botti della distilleria. Non si butta via niente no? Viene messa così in vendita il primo imbottigliamento di Port Ellen dopo la sua chiusura, la famosa 1th Release. Un whisky clamoroso: la storia ha così inizio. Ogni anno escono gli imbottigliamenti ufficiali di Diageo, a fianco di quelli indipendenti, ogni anno c’è sempre meno whisky disponibile e ogni anno il prezzo aumenta a dismisura (una nota polemica concedetecela, almeno per i nostri poveri portafogli). Ad oggi siamo alla 15^a Release.
La bottiglia di oggi però è di un imbottigliatore indipendente, la Old Bothwell, casa nata nel 1998, quindi decisamente giovane rispetto a una Berry Bros o a una Gordon MacPhail. Saranno stati bravi?

Colore: giallo chiaro

Naso: subito bitume e olio di motore, seguito da fumo di incenso e di falò. Salsedine.In mezzo a queste note tipiche della torba di Islay, miele e limone. Aprendosi ecco l’uva bianca, poi parte un’esplosione tropicale con mango, banana e ananas, il tutto intramezzato da note di pepe rosa e maggiorana. Legno di faggio appena tagliato. Durante l’areazione effettua una curiosa evoluzione dallo speck al pesce affumicato. Un Port Ellen “mare e monti” (!?!).

Gusto: La prima cosa che colpisce è una leggerezza data da lime, uvaspina carambola e albicocca. Come fa un whisky dall’aroma iniziale così “bitumoso” ad avere una freschezza simile? L’impatto iniziale potremmo quasi dire che ricorda un muffato. Si fa poi più corposo con caramella d’orzo e frutta cotta.  Il pepe presente fa salivare tantissimo .Tabacco da pipa e fumo. Appena prima della deglutizione, una nota di susina.

Finale: lunghissimo. Fumo e spezie con pepe, peperoncino giallo scotch bonnet, rosmarino e zenzero, il tutto circondato da una patina di liquirizia.

Abbinamento: stabilito che abbinare certe bottiglie alle volte è paragonabile al fare un risotto con un Sassicaia, ma se uno può….bagnateci delle code di gambero argentino crude e vergognatevi di voi stessi!

Commento finale: avere nel bicchiere un Port Ellen è sempre un piacere. Sono pochi i whisky attuali, per non dire nessuno, con una complessità simile. E’ una questione di gusto nostro personale: se avesse avuto un corpo più incisivo e pieno, questa bottiglia era da Olimpo, oltre il 9, soprattutto se avesse avuto un prezzo più basso. Peccato, ma parliamoci chiaro: magari avessimo spesso di questi problemi!

Voto: 8,8

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