Strathmill 26y “Valinch & Mallet “

Scheda Iniziale :

Distilleria: Strathmill

Imbottigliamento:  Valinch & Mallet 26y

Gradazione:  50,4 % cask strenght

Prezzo: circa € 190

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Oggi torniamo felici nello Speyside per recensire una nuova (per il sito) distilleria: Strathmill.
E’ stata fondata nel 1891 sui resti di un vecchio mulino, che viene convertito in distilleria per l’occasione, con il nome di Glenisla- Glenlivet. Nel 1895 viene rilevata dalla Gilbey che la ribattezza nell’attuale Strathmill. Dopo i soliti e vari passaggi di proprietà si arriva ai giorni nostri, al 1997 per la precisione, quando viene acquistata dal megagruppo Diageo.
Una caratteristica peculiare dell’impianto di distillazione è la presenza di un purificatore lungo il braccio di collegamento fra la caldaia e il condensatore, elemento che dona un carattere delicato al whisky.
La maggior parte della produzione di Strathmill finisce nel J&B, ragione per cui è molto difficile trovare un imbottigliamento originale della distilleria. E’ solo ultimamente che, grazie ai selezionatori indipendenti, ci è data la possibilità di assaggiarlo come single cask.
E a proposito di selezionatori, la bottiglia di oggi è una creatura della “Valinch & Mallet”, società tutta italiana fondata da circa un anno da Fabio Ermoli e Davide Romano. Una realtà quindi nuova che però offre imbottigliamenti decisamente “agés”. L’età sappiamo però che alle volte è solo un numero, sarà questo il caso? Non sopportando l’angoscia di questo dubbio, versiamo subito!

Colore: giallo chiaro

Naso: un po’ di alcool si avverte, ma è piacevole, assolutamente nulla di pungente. Parte con un agrumato molto fresco, del limone, ed ecco poi del fumo molto leggero e duraturo, stile Highland Park, che ci mette subito sull’attenti. Aspetta aspetta che forse siamo davanti a una bottiglia “giusta”! Cercando fra il fumo, ecco che comincia ad aprirsi e troviamo così  delle note di uva bianca e grappa. Ma poi, ecco che arrivano in pompa magna vaniglia (insomma 26 anni nel bourbon vorranno dire qualcosa?), crema pasticcera e mandorle: è una torta delizia in piena regola! Yum!

Gusto: ha un inizio dolce e agrumato a cui poi si accompagna un lato piccante, ricorda il peperoncino banana pepper. Il fumo del naso si sente anche qui, senza dar fastidio, avvolge la bocca in modo piacevole. Ha poi un lato vegetale e astringente con una cicorietta tagliata fine fine e della pera martin sec, una varietà particolarmente ricca di tannini. Tutto qui? No, adesso arriva il bello!

Finale: ecco, se cercate una pietra miliare per un finale lungo ce l’avete davanti. Dolciastro e astringente dovuto a delle sensazioni di zenzero e rafano, esibisce poi un fumo lunghissimo che non ti abbandona mai. Pensate che finito il tasting poi, per motivi…ehm…personali, abbiamo dovuto aprire un vino rosso per farlo decantare. Bene, ne abbiamo assaggiato un po’ per controllare che la bottiglia fosse in regola: nonostante il vino, anche dopo 10 minuti rimaneva anche in bocca la sensazione di fumo data dal whisky. Da manuale!

Abbinamento: il caldo è arrivato, quindi via alle grigliate! E allora gustiamoci questo strathmill con un bel salmone opportunamente speziato e poi affumicato sul legno di cedro.

Commento finale: questo whisky è l’ennesima dimostrazione che anche distillerie meno blasonate, con tutto l’assoluto rispetto per Strathmill, possono conservare nelle loro warehouse delle botti fantastiche. Complimenti ai selezionatori! “Temiamo” che li inviteremo a una nostra prossima serata! Grazie a Davide per il sample!

Voto: 8,8

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