Scheda Iniziale :
Distilleria: Caol Ila
Imbottigliamento: 12yo OB 2015
Gradazione: 43%
Prezzo: circa € 45
Ancora per questo giro restiamo sulla nostra mai abbastanza amata Islay e andiamo ad analizzare la prima bottiglia (per il nostro sito of course!) di Caol Ila.
Momento multimediale : per la corretta pronuncia di questa distilleria passo la palla all’attore Brian Cox. Imparate, fate i saccenti e diffondete la Verità!
Passiamo adesso alla storia. La distilleria di Caol Ila, “Sound of Islay” in gaeilco, è stata fondata nel 1846 da Hector Henderson nei pressi di Port Askaig. Dopo i vari passaggi di proprietà si arriva al 1930, anno in cui viene acquistata dalla Scottish Malt Distillers, per poi passare sotto le ali di Diageo.
Caol Ila paradossalmente deve buona parte della sua fortuna ad un errore dei suoi nuovi proprietari. Diageo è proprietaria anche della distilleria Lagavulin, che imbottiglia nella gamma “Classics Malts”. Per una errata valutazione delle scorte a inizi 2000, Diageo si accorce semplicemente di non avere abbastanza Lagavulin da imbottigliare per soddisfare le richieste di mercato: decide così di provare ad uscire con un imbottigliamento single malt di Caol Ila.
Infatti è solo adesso che il 5% della produzione della distilleria viene imbottigliata come single malt, prima di questo episodio tutto confluiva nel blend Johnnie Walker.
Giusto per darvi una idea dei numeri, dimenticatevi a Caol Ila l’immagine della distilleria romantica, piccola e isolata. Qua si produce decisamente a livello industriale, per quel che concerne le quantità. Si parla infatti di una produzione annua di circa 3,7 milioni di litri!
Come potete immaginare la mossa di Diageo si rivela azzeccata e, per usare una frase fatta, il resto è storia!
Molto ” romantici” però i pot still, si trovano infatti in una grossa stanza con delle enormi vetrate che si affacciano sul mare.
Questo imbottigliamento praticamente non ha bisogno di presentazioni: uscito nel 2002, è la porta di ingresso per il mondo dei torbati, assieme al Laphroaig 10Y, al Lagavulin 16Y e all’ Ardbeg Ten. Praticamente tutti i bevitori di whisky sono passati di qua. Stappiam !
Colore: giallo pallido
Naso: qualcuno ha detto Islay ? Un mare ventoso e salmastro, ricco quindi di iodio e alga marina. Tanta tanta torba vegetale accompagnata da un fondo di pipa spenta. La vaniglia non può mancare , accompagnata da aromi di lemon grass. Ostrica e pepe nero , aprendosi lascia una scia di cenere e cedro. Un whisky da annusare sulla spiaggia !
Gusto: non leggero , pieno e avvolgente. Inizialmente è dolce per poi virare di corsa verso un salato tendente all’affumicato, anzi, diciamolo pure, tendente al posacenere. La torba di islayana memoria fa la sua ” sporca” parte. Mandorle secche ! Per fortuna si avverte una certa acidità finale nella bevuta che smorza questo corpo oleoso, donandogli freschezza. Ecco, a tal proposito, ci ricorda proprio l’ olio di noce. Si dice che sia questa caratteristica a rendere Caol Ila così adatto alla produzione di blend.
Finale: di media lunghezza, è molto fumoso, con spezie e una punta di acidità. Fondo di caffè per concludere.
Abbinamento: sta bene praticamente con qualsiasi pesce di mare, ma sorprendete i vostri ospiti abbinandolo ad un bel caciocavallo.
Commento finale: a nostro avviso uno dei migliori entry-level per il mondo dei torbati che potete trovare praticamente in qualsiasi negozio. Se ci aggiungiamo che un “12yo” a 45 € oggi è, ahimè, diventato un affare, non possiamo non premiarlo con un bel votone! Ah, se avesse avuto qualche grado alcolico in più…
Voto: 8,5