Littlemill 24y Cadenhead’s 2016

Scheda Iniziale :

Distilleria: Littlemill

Imbottigliamento:  1992-2016 , 24y “Closed Distilleries” by Cadenhead’s

Gradazione:  52,2 %

Prezzo: circa € 300

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Natale è ormai alle porte e quindi  in questo clima di cibo, acquisti da urlo e spese pazze,  ci tocca aprire una bottiglia a tema, no ?
La scelta è caduta su una distilleria chusa dell’estremo sud della Scozia, la mai abbastanza rimpianta Littlemill.
Rimpianta perchè è stata chiusa nel 1994 e smantellata l’anno dopo dalla Loch Lomond Distillery Company. Come se non bastasse, nel settembre dello stesso anno ci si era messo anche un incendio a far svanire ogni sogno di riapertura della distilleria. Un vero peccato perchè il whisky di Littlemill, così fruttato, lo rimpiangiamo tutt’ora.
Nonostante venisse prodotto nelle Lowlands, si approvvigionava d’acqua dalle vicine colline Kilpatrick, nelle Highlands , come fa al giorno d’oggi la sua vicina Auchentoshan.
Altre particolarità rispetto alla “concorrenza della zona” è stato l’abbandono della tripla distillazione nel 1930 e la presenza di colonne di rettificazione stile “grain”, installate allo scopo di ottenere un whisky che maturasse più in fretta.
Il prodotto finale nel corso degli anni a Littlemill è stata molto differente, si andava dal pesantemente torbato all’unpeated, e il distillato veniva utilizzato di volta in volta o per essere imbottigliato o per andare a comporre dei blends, insomma a seconda delle richieste di mercato.
Una curiosità: non ci sono documenti ufficiali, ma forse stiamo parlando della più antica distilleria scozzese. E’ vero che è stata fondata “solo” nel 1772 da  George Buchanan, tuttavia pare che venisse praticata l’attività della distillazione nel luogo addirittura dal lontano 1300.
Detto questo,  Santa Klaus is incoming! Se vogliamo dei regali per Natale, dobbiamo sapere cosa chiedere no? Versiamo subito!

Colore: oro chiaro.

Naso: ohibò, è piuttosto chiuso. Abbiamo un miele in sordina e il profumo del gambo del prezzemolo, assieme a pesca e vinacce da grappa. C’è poi un odore di carbonato d’ammonio, che è quell’addittivo che si sente in certe merendine tipo Fiesta, e di curacao. Con l’ ossigenazione, il vegetale aumenta e compare del cioccolato bianco e del muesli. Non è un naso comunque appetitoso, il profilo resta quasi…tenuto sotto chiave?

Gusto: dolce e frizzante. E’ un’esplosione di frutta, quello che ci attende! Non lo diresti al naso, temevamo di trovare un qualcosa di spento, e invece! Polpa di pesca, miele millefiori e ananas hanno la parte del leone, giocando e stuzzicando le nostre papille gustative. Sembra quasi di avere a che fare con un sauternes! Buccia di mela gialla, cioccolato bianco e dragoncello completano il tutto. Ha degli elementi tanninici e astringenti che gli donano carattere, una bontà!

Finale: lungo con tante spezie, pepe, peperoncino giallo e zenzero candito. Ritorna ancora la pesca gialla matura.

Abbinamento: il nostro cestino natalizio di frutta secca, noci, nocciole e arachidi ha trovato il suo amico fidato !

Commento finale: Da un lato un whisky andrebbe valutato tenendo conto di tutti i suoi profili sensoriali e qui siamo tutti d’accordo.Dall’ altro però per noi alcolizzati i distillati esistono per essere bevuti, non sniffati. Lapo non sarebbe d’accordo, cercheremo comunque di perdonarlo. Detto questo, preferiamo quindi premiare il sapore di questo Littlemill, veramente veramente buono, a discapito di un naso così così.
Un grazie a Maurizio per il sample.
Un appunto finale concedetecelo: perchè? Perchè ne abbiamo comprato una bottiglia sola? Perchè??!!

Voto: 9,0 secco!

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