Scheda Iniziale :
Distilleria: Kilchoman
Imbottigliamento: OB, 2011-2016, Sauternes Cask
Gradazione: 50 %
Prezzo: circa 120 €
Ultima recensione prima delle meritate (?!) vacanze estive e cosa ci beviamo? Con nostra somma gioia, troviamo fra gli scaffali di samples un Kilchoman che ha passato i suoi 5 anni di vita in una botte di Sauternes. Sì, avete letto bene, non è un finish! Only Château d’Yquem per il signore. Come sapete questa è un’accoppiata che noi adoriamo, quindi abbiamo voluto coccolarci per l’inizio delle ferie…E che diamine!
P.s. un grazie a Maurizio C. per la più che gradita sample.
Colore: oro
Naso: un’autentica esplosione di frutta tropicale, impressionante. E quindi vai col mango, ananas, papaya e pesca. Gnam! Ecco poi, fusa benissimo, una torba grassa e oleosa, tipica Kilchoman. A tal proposito, dalla torba si intuisce che è un whisky novello, ma i 5 anni di solo sauternes ne imbrigliano le spigolature di gioventù, anzi, meglio, le accompagnano alla perfezione. Fanno coppia tipo Raimondo Vianello e Sandra Mondaini (questo paragone è degno di “A song of ice and whisky”!). Burroso e grasso, ma al contempo resta fresco. Tornando a noi, siamo quindi davanti ad una macedonia di frutta cui si aggiunge anche una spruzzata di acqua di mare e una spolveratina di zafferano e cannella. L’alga nori e il salmastro tipiche del Machir Bay ememergono solo dopo una ulteriore ossigenazione. Col tempo, una nota di grasso di salame prende poi il posto della frutta. Un whisky in continua evoluzione.
Gusto: dolcissimo, con un corpo pieno ed avvolgente. All’inizio, come ci si aspetterebbe ad un ex sauternes e in totale coerenza col naso, c’è una svalangata di polpa matura di pesca, miele di acacia e tanto, tanto ananas. Le note ufficiali parlano di liquirizia: per noi, da golosacci diabetici quali siamo, non è tanto la radice di liquirizia quanto una crema alla liquirizia (che problemi eh!). Ecco che poi in deglutizione il nostro distillato ci ricorda decisamente le sue origini islayane ed ecco infatti un’esplosione di torba , sale marino e alga. Modus in rebus, il naso era più “delicato”. Per finire, pepe nero e peperoncino. Ce n’è per tutti!
Finale: medio. E’ qua che ritorna la frutta del naso, accompagnata più in sordina dalla torba e dal sale. C’è poi una sensazione oleosa che ricorda quella che si ha dopo aver deglutito proprio un cucchiaino d’olio, compresa la punta di amaro finale. Gradevole in verità, evita che il prodotto finale sia stucchevole e invoglia a berlo e a riberlo (sigh!).
Abbinamento: banale, ma guardate che è fantastico: un fois gras ai fichi, steso su una fetta di pan di spezie!
Commento finale: quanto ci piace, è l’ennesima dimostrazione che sauternes e whisky sono un matrimonio fantastico. Una nota sul prezzo: se già i single cask di Kilchoman costano, di certo la botte di Yquem non è regalata a dirla tutta. Sommando le cose, non possiamo lamentarci troppo del prezzo alla fin della fiera. D’altro canto, guardando la cosa da un altro punto di vista, 120 euro per un 5 anni non è poco, anzi. Solo per questo non gli diamo un voto dal 9 in su. Se però avessimo guardato solo la goduria…
A tal proposito, vediamo che anche al nostro amico di Uischi.it è piaciuto parecchio e se lo dice lui che è anche un notevole appassionato di vini, insomma, andate e bevete felici!
We want it!
Voto: 8,9
Detto questo gente, noi partiamo per le vacanze! Ci sentiremo a settembre per le nuove recensioni e soprattutto per le nuove degustazioni. Se tutto va bene, arriveranno anche le novità che stiamo coltivando da un pò di mesi a questa parte. Quanto mistero su queste pagine! Detto questo, buone vacanze a tutti !
Davide & Sebastiano