Aberlour A’bunadh batch 55

Scheda Iniziale :

Distilleria: Aberlour

Imbottigliamento: A’bunadh,  batch 55, ex-sherry Oloroso

Gradazione: 60,9 %

Prezzo: circa € 55

aberlo

Oggi torniamo in casa di Aberlour, distilleria che, almeno negli OB, ha fatto dello sherry il proprio portabandiera. Fra i nostri campioncini tiriamo fuori uno dei loro prodotti di punta, l’A’bunadh: siamo davanti ad un NAS di oltre 60 gradi, decisamente sherroso!
Da dove deriva questo nome? Nel 1975,  durante dei lavori in distilleria, saltò fuori una capsula del tempo. All’interno di essa c’era un foglio di giornale del 1898, anno in cui scoppiò un incendio ad Aberlour, che avvolgeva un whisky. I malvagissimi operai riuscirono a bersi i 3/4 della bottiglia, la parte restante invece fu salvata ed inviata ai laboratori di Keith per potere essere analizzata.
Da qui nacque l’idea di voler ricreare un whisky come quello ritrovato e nacque così il progetto “A’bunadh”, che in Gaelico si può tradurre come “delle origini”.
Aberlour ci delizia sempre con delle storie più o meno affascinanti e chi ha partecipato alle nostre degustazioni sa benissimo a cosa mi riferisco!
Ogni anno escono vari batch, questo per la precisione è il n°55 del 2016.
E ora, a noi il bicchiere!

Colore: ambra scura

Naso: ammappate! Temevamo fosse più alcolico, invece è caldo e avvolgente. Dopo un intenso lampo di polpa di pera e relativa buccia (ohibò), appaiono tutti i crismi dello sherry con tanta amarena,  uva sultanina, arancia, ciliegia e cuoio. Più in sordina le fragole. Parliamoci chiaro, la sensazione della frutta rossa sottospirito è sempre presente, ok il “poco alcool” però i 60 gradi ci sono sempre eh! Le spezie ovviamente non mancano con nubi di noci, noce moscata, pepe e chiudo di garofano. Un bel dolce di Natale, il Christmas pudding .
Con acqua l’é i stess, ma in sordina. In ogni caso zero ruffianosità, siamo davanti al mostro sherry!
Il bicchiere vuoto profuma di  vaniglia,  arbusto di Buddleja (chi scrive ne aveva tanti in giardino, quindi fidatevi, o scetticoni), cacao in polvere e oseremmo dire Nesquick!

Gusto: a grado pieno c’è un corpo potentissimo (forse troppo eheh), non oleoso, con tantissimo cioccolato accompagnato a ciliegie sotto spirito e quintalate di spezie. Purtroppo facciamo fatica a scindere i sapori e quindi urge l’aggiunta del nefasto liquido trasparente che corrisponde al nome di acqua. Ed ecco che si apre!  Ci si butta verso i dolci del nord Europa, soprattuto zuppa inglese e foresta nera. Bagna al maraschino con una grattatina di arancia amara.
Per darvi un’idea, quello che il naso prometteva, la bocca lo mantiene.
Se possiamo, a nostro modestissimo avviso, non diluitelo troppo, lasciatelo “potente”.

Finale: corto, appena dopo la deglutizione abbiamo ancora un’esplosione di spezie, ma è solo una fiammata. Ritorna, per la gioia dei fioristi che ci seguono, la Buddleja. A conferma del corpo non oleoso, lascia la bocca pulita però.

Abbinamento:  frutta secca davanti al caminetto, magari con dei buoni datteri Black Diamond e albicocche disidratate.

Commento finale: pochi NAS possono vantare una tale piacevolezza (cit.) di bevuta.  Sherry monster, 55 sacchi, cosa volete di più? E’ il perfetto daily dram per tutte le tasche! Non raggiunge il Nirvana solo per il finale “tranchant”, ma il votone ci sta tutto.

Voto: 8,8

 

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