Scheda Iniziale :
Distilleria: Springbank
Imbottigliamento: Hazelburn, 2007- 2018, ex-sauternes cask n° 1008 for “Beija flor”
Gradazione: 55,4 %
Prezzo: circa € 100
Dopo l’Ardbeg della scorsa settimana vediamo di rifarci un po’, quindi mettiamoci a frugare bene in dispensa e vediamo cosa salta fuori. Sì, diremmo che questo vada più che bene: un Hazelburn selezionato dall’importatore italiano Beija flor. Parliamo del whisky distillato 3 volte nientepocodimenoche da Springbank il quale, in questa versione esclusiva per il nostro mercato, ha maturato interamente per dieci lunghi anni in una botte ex-sauternes. Sembra interessante! Come inoltre saprete, questo vino francese è un nostro feticcio, quindi immaginate la serietà e la flemma con cui andremo a riempirci il bicchiere! Evviva!
P.S. Grazie a Veronica e Gaia per aver condiviso con noi la degustazione!
Colore: oro antico.
Naso: tanta pesca bella matura, acacia e zafferano: qualcuno ha detto sauternes? La botte ha decisamente donato la sua firma al distillato, con un’aggiunta forse di legno bagnato. La pasticceria afferma la sua presenza con marmellata di albicocche e crema al cioccolato bianco e vaniglia. Uvetta bianca? In ogni caso sotto questa dolcezza c’è il lato sporco con cera e piera focaia e una punta di lucido da scarpe. Il tutto è comunque generosamente mitigato dal sauterenes. L’alcool c’è, leggermente presente, ma non risulta fastidioso.
Gusto: pieno e avviluppante. Molto, molto miele, oseremmo dire di tiglio, con una bella sensazione di composta di frutta mista. Anzi, possiamo dire la nostra settimanale eresia? Stabilito che non abbiamo mai mangiato una candela aromatizzata alla frutta, pensiamo che la sensazione in bocca sia la medesima. Sì, è decisamente ceroso, oleoso e grasso! Una punta di fumo gli da quel quid in più!
Finale: lungo e molto complesso, con albicocca, pesca acerba, liquirizia. Considerando che oltre a quest’ultima è presente anche un lato leggermente minerale, il dubbio che hanno i Facili che possa esserci della torba è più che giustificato. In ogni caso è decisamente tanninico.
Abbinamento: cheesecake con formaggio di capra e pesche di Monate. Concedeteci un pò di territorialità!
Commento finale: appena aperta la bottiglia eravamo rimasti un po’ spiazzati. “Botte troppo attiva” avevamo pensato, ci ricordava più un “distillato di sauternes” che un whisky. Errore, dategli tempo: ossigenandosi in bottiglia col tempo viene fuori alla stragrande il nostro Hazel. Ottimo marriage, due anime che si sono trovate alla perfezione. Ci piace assai!
Voto: 8,7
Tasting notes:
Nose: peach, acacia and saffron. Then there is a marvelous apricot jam mixed with wax, flint and smoke!
Mouth: oily, sweet and waxy! Linden honey with a light smoke.
Finish: long with apricot and unripe peach. It’s mineral with liquorice root: is it perhaps peated? Drying and tannic.
Comments: excellent marriage between Sautenes and Hazelburn. Both present and splendidly mixed!
Score: 8,7